Gli stili educativi e genitoriali indicano il modo in cui il genitore, entra in relazione con il bambino. Infatti, è di fondamentale importanza instaurare sin da subito un legame con il piccolo.
Gli stili educativi sono fondamentali per la crescita e lo sviluppo della persona, poiché viene influenzato emotivamente dal comportamento dell’adulto.
I differenti modi in cui si instaurano le relazioni hanno condotto alla nascita di diversi stili genitori ed educativi.
Qual è lo stile educativo e genitoriale che più vi rappresenta?Stile genitoriale ed educativo IPERANSIOSO
Una persona che presenta un’eccessiva preoccupazione per la salute e la persona del figlio, instaura una relazione definibile distorta. In questo caso si creano preoccupazioni eccessive, che conducono alla nascita di idee e condizioni ansiogene.
Un bambino cresciuto in una ambiente iperansioso tende a sviluppare un carattere:insicuro;ansioso;tendente ad incorrere in comportamenti ossessivi.Stile genitoriale ed educativo IPERPROTETTIVO
Il genitore definibile iperprotettivo tende a proteggere il bambino dalle frustrazioni. Secondo queste persone "far vivere un’esperienza frustrante non è corretto per il bambino", questa idea nasce dal senso di colpa temuto dal genitore, nel caso in cui il bambino si trovi ad affrontare una situazione negativa.
In realtà, il bambino DEVE poter vivere le proprie frustrazioni affrontandole con serenità, per renderle delle esperienze costruttive.
In questo caso il piccolo cresce come un soggetto egocentrico, insicuro e che vive un senso di sopraffazione della vita.Stile genitoriale ed educativo IPERCRITICO
Il genitore ipercritico tende ad ingigantire gli errori del figlio, senza mai notare i comportamenti positivi o gli obiettivi raggiunti. In questo caso, il bambino assume atteggiamenti rifiutanti verso il mondo esterno: paura, isolamento sociale, bassa autostima ed atteggiamenti evitanti.Stile genitoriale ed educativo PERFEZIONISTA
Il bambino, dunque, cresce con l’idea che perfezione sia sinonimo di successo e realizzazione. Così facendo, il piccolo vive con un elevato senso di ansia nell’affrontare ogni situazione, anche la più banale. Stile genitoriale ed educativo INCOERENTE
Il genitore con un atteggiamento incoerente è colui che reagisce alle situazioni in modo totalmente scollegato e mai lineare. In realtà, ad un figlio occorre un filo conduttore nel comportamento e nei riscontri delle azioni compiute.
L’atteggiamento incoerente può essere classificato in due modi: Intrapersonale, ossia colui che attua delle gratificazioni o punizioni a seconda del proprio umore e non della realtà dei fatti;Interpersonale, in questo caso la reazione positiva o negativa, è scaturita dalla situazione e non dalla natura della stessa.Un genitore incoerente, dunque, tende a confondere il bambino poiché non ha una coerenza d’azione, generando ansia e paura nel dover affrontare le situazioni.Stile genitoriale ed educativo ASSERTIVO
L’assertività è la capacità di porsi senza aggressività, nè passività, in una discussione con l’altro e con il proprio figlio.
Le caratteristiche di un genitore assertivo sono:capacità di affrontare un conflitto;saper diventare un punto di riferimento;non creare relazioni dipendenti;essere in grado di instaurare una comunicazione assertiva.Alla base di una relazione positiva tra genitore e figlio, vi è una comunicazione assertiva.
Una persona assertiva instaura sempre una discussione costruttiva e chiara, tenendo sempre in considerazione il punto di vista del figlio.
Un bambino che si sente compreso e libero di vivere le proprie esperienze, come in questo genere di relazione diverrà in grado di:saper dire di NO ed accettare un NO; saper giudicare i propri comportamenti con consapevolezza e NON se stessi;prendersi le proprie responsabilità."Se non è perfetto è sbagliato"
Un genitore perfezionista tende ad avere tutto sotto controllo, pretendendo prestazioni molto elevate dal figlio, in ogni ambito: scuola, sport, Hobbies ecc...
La comunicazione assertiva si pone in modo alternativo allo stile possessivo/aggressivo, tipico degli stili precedenti. In una comunicazione di questo tipo è importante NON minimizzare NE’ sminuire, ma porsi in un ASCOLTO ATTIVO: comprendere attraverso il racconto, senza giudicare.